È un libro senza censure, che entra nella quotidianità e nelle contraddizioni della vita, della storia intima – inestricabilmente intrecciata alla grande Storia del Novecento – e del lavoro di Ugo Stille, aspetti inscindibili della sua persona, quello che gli dedica il figlio Alexander, “La forza delle cose”. L’autore, che lo ha presentato ieri sera a Milano presso la sala Buzzati del Corriere della Sera, ci tratteggia qui il ritratto di uno dei grandi maestri del giornalismo del secolo scorso, che del Corriere fu corrispondente a New York dal 1946 e poi direttore dal 1987. Alla serata, introdotta e coordinata da Marzio Breda, erano ospiti anche Gad Lerner e Ferruccio de Bortoli...
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